Misteri: uno smartphone in un dipinto del 1937

Misteri: uno smartphone in un dipinto del 1937

Non si tratta però di un eccezionale caso di preveggenza

Un dipinto di Umberto Romano, pittore italiano attivo nella prima parte del XX secolo, sta facendo appassionare la rete da diversi mesi.

L’opera, intitolata “Mr. Pynchon and the Settling of Springfield” raffigura l’incontro avvenuto nel 1630 tra i Nipmuc e i Pocumtuc, tribù indigene americane del New England, con i coloni inglesi provenienti dal Massachusetts.

In esso si riconosce facilmente un indiano che ha tra le mani un oggetto incredibilmente simile ad uno smartphone. Anzi, viene ritratto proprio nell’atteggiamento tipico di coloro che utilizzano questo strumento. Con il dito pollice che sembra spaziare per il display.

L’immagine si è diffusa in maniera virale per tutta la rete e non sono mancate le interpretazioni fantasiose.

C’è stato addirittura chi ha avanzato l’ipotesi che Romano si sia ispirato ad immagini storiche e abbia riprodotto la prova che questi strumenti esistevano già tra gli indiani d’America nel XVII secolo. E da qui sono partite le immancabili “voci” sulle visite dal Futuro.

Nulla di più inesatto

La soluzione del “mistero” sarebbe invece, come sempre, molto più semplice. L’indiano in effetti avrebbe in mano uno strumento, ma si tratta certamente di uno specchio. Un accessorio di cui si è provato il largo utilizzo tra le popolazioni europee di quell’epoca. In definitiva sarebbe un dono elargito dai colonizzatori a membri di una comunità che si rivelava attratta da oggetti scintillanti, o, come in questo caso, riflettenti.

Certamente la soluzione ha molto meno fascino del mistero. Ma dobbiamo rassegnarci, almeno in questo caso, ad una spiegazione assolutamente logica e “normale”.

Quello che ha tratto in inganno molte persone è la forma specifica dell’oggetto. E dobbiamo riconoscere che siamo talmente condizionati dalle nostre tecnologie, da non porci alcuna alternativa quando intravvediamo le loro forme tipiche.

L’idea di uno smartphone è stata elaborata comunque ben prima di quanto possiamo ad immaginare. Teoricamente se ne iniziò a parlare negli anni ’70 del secolo scorso. Per poi realizzarne il primo esemplare nel 1993.

 

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