Onde gravitazionali: nulla sarà più come prima

Onde gravitazionali: nulla sarà più come prima

Se siete tra coloro che sono convinti che una distanza il Tempo sia inesorabilmente costante, state sbagliando. Esattamente come coloro che credono che le distanze tra un luogo ed un altro siano immutabili.

No, cari amici, non sono impazzito (o almeno non credo). Si tratta solo degli ultimi aggiornamenti della Fisica.

Oddio, proprio ultimi non si può neppure dire. Già all’inizio del secolo scorso Albert Einstein aveva ipotizzato questo scenario un po’ difficile da concepire.

Con la sua teoria della relatività generale, il grande scienziato scoprì che lo spazio fosse una questione di tempo … e viceversa.

Lo strano mondo di Einstein

Secondo Einstein, infatti, in relazione alla velocità lo spazio si accorcia. E ogni corpo influisce su un altro “curvando” una nuova concezione della realtà che si chiama spazio-tempo.

Concetti non facili da capire, ma unicamente se si affrontano pensando con le logiche della Scienza newtoniana, quella che abbiamo sempre concepito come unica e incontestabile realtà.

La scoperta delle onde gravitazionali, o meglio la loro osservazione, ha confermato le teorie di Einstein, con buona pace di Isaac Newton.

Perché Newton è superato? Le nuove teorie stabiliscono che la caduta di un corpo non sia esclusivamente dovuto all’attrazione della forza di gravità. Si pensa infatti che la massa di un corpo “prema” sullo spazio-tempo, creandone una curvatura tale da sbilanciare lo stato di quiete del corpo stesso.

I gemelli diversi

A sostegno del fatto che sia spazio che tempo non siano quelli che abbiamo sempre creduto c’è anche il famoso paradosso dei gemelli. È stato dimostrato che due gemelli tra i quali uno viaggiasse per un anno ad una velocità vicina a quella della luce, e rientrasse sulla Terra, si accorgerebbe che il suo gemello sarebbe invecchiato molto di più.

Cosa ci insegnano queste nuove teorie? Tanto sotto l’aspetto culturale e scientifico, ma forse ancor di più sotto quello filosofico. Non possiamo dare nulla per scontato. I nostri sensi, e ancor di più le nostre percezioni, non sono infallibili. Troppe sono le cose che dobbiamo scoprire e che ancora non conosciamo.

In questo senso la Scienza, e in questo caso la Fisica, ci invitano alla modestia.

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