Trump e il clima: un regalo alla Merkel e un calcio alla cultura

Trump e il clima: un regalo alla Merkel e un calcio alla cultura

Come Trump tradirà la Destra e la cultura

La notizia, seppure nota fin dai tempi della campagna presidenziale americana, è una vera bomba. E mette a dura prova la vita stessa del nostro pianeta.

Secondo il sito Axios, la Casa Bianca starebbe per concretizzare quanto Trump aveva minacciato. Gli USA potrebbero ritirarsi dal patto sull’ambiente.

Le condizioni climatiche e la situazione della temperatura del pianeta sono ai limiti. Molti scienziati hanno profetizzato una condizione di non ritorno entro il 2050. Altri hanno annunciato la possibile estinzione della razza umana entro poco più di 100 anni.

Il presidente americano pare intenzionato a dare corso al suo progetto. E questo per assecondare i gruppi che durante la propria corsa alla Casa Bianca lo hanno sostenuto.

Si tratta di un “esercito” trasversale, che vede alleati alcuni grandi gruppi economici ma anche i minatori.

Chi ne beneficerà

Questa decisione, se fosse presa in via ufficiale, oltre a mettere in seria difficoltà la Terra e l’Umanità, si tradurrà anche in una pugnalata alla cultura e in un enorme assist nei confronti della Cancelliera Merkel. La leader tedesca si erge infatti come la paladina dell’opposizione al Presidente degli USA e non ha esitato a lanciare una testa di ponte nei confronti della Cina.

Un duo, quello Germania-Cina, che rischia di paventare non pochi fantasmi.

In questo modo Trump e i suoi sostenitori, compresi coloro che hanno sbadatamente visto in lui un politico di Destra, si rivelano di fatto i veri nemici dell’Europa, ovvero di quell’Europa dai sani principi rappresentata dagli Stati veramente impegnati in un processo di “continentalizzazione” dei governi nazionali, pur nelle differenze di costumi.

Nelle prese di posizione di Trump sono largamente evidenti le spinte populistiche, e perdono sempre più quota le componenti concretamente costruttive di un sistema mirato ad una vera espansione del benessere collettivo.

Mancano nelle sue indicazioni di governo anche quei contenuti che si riconoscono nella filosofia della Destra Sociale, facendo perdere così le valenze culturali e di progresso che in un paese come quello statunitense potrebbero essere foriere di proposte positive per il mondo intero.

I pericoli per l’Europa

Per assurdo queste vicende offriranno ancor più il fianco e daranno fiato a quei demagogici, quando non colpevoli, atteggiamenti di chi chiede l’uscita dall’Europa.

Probabilmente in Europa non si sarebbe dovuti entrare, o per lo meno non alle condizioni trattate (meglio dire colpevolmente subite) da Prodi. Ma una volta aderito ad un patto come questo, seppur scellerato, poco resta da fare. Il cambio Lira-Euro, la cieca ignoranza di quanto sarebbe accaduto sul potere d’acquisto. Il miope atteggiamento nel prevedere la distribuzione dei poteri e la suddivisione di risorse e leadership. Questi sono stati gli ingredienti di un fallimento totale da parte della nostra classe politica.

Uscire ora dall’Europa, dopo aver adottato l’Euro, metterebbe un paese in condizione di essere alla mercé della Merkel nel ricalcolo delle condizioni, con conseguenze molto più catastrofiche che l’entrata.

Resta un filo di speranza. Che Trump NON prenda la decisione minacciata. Filo flebile che regge, senza metafore, l’intero peso del pianeta.

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