Arabia Saudita e Iran, il fuoco sotto la cenere

Arabia Saudita e Iran, il fuoco sotto la cenere

Intrighi internazionali: Cosa cela l’assassinio dell’esule iraniano in Olanda

Il 9 novembre scorso è caduto sotto tre colpi d’arma da fuoco, all’Aia, il capo del movimento di liberazione dell’Ahwaz. Si trattava del leader del movimento irredentista iraniano Ahmad Mola Nissi, di 52 anni.

L’episodio non è isolato. In aprile era stato eliminato a Istanbulda due sicari Saed Karimian, 42 anni, oppositore iraniano e proprietario della Gem TV.

Nel 2015 era stato ucciso sempre in Olanda Alì Motamed, 56 anni. Dopo alcuni giorni si scoprì che la vittima si serviva di una falsa identitàò. Si trattava in realtà di Reza Kolahi Samadi, esponente dei Mujaheddin Khalq, movimento avversario del khomeinismo.

Nell’estate del 2016 è invece scomparso a Berlino  Masoud Kashmiri, 66 anni, altra militante nei Mujaheddin Khalq e ritenuto molto vicino a Motamed. Fu coinvolto nell’esplosione del 28 giugno 1981 che uccise l’ayatollah Behesti e in cui furono dilaniati 72 funzionari.

Una guerra senza quartiere

Questa serie di omicidi e fatti misteriosi potrebbe essere ricondotta ad una “guerra segreta” che sarebbe in corso tra l’Arabia Saudita, sostenuta dagli USA, contro l’Iran.

Il New York Times ha recentemente definito l’ayatollah Khamenei il “nuovo Hitler”. Da parte sua l’Iran si è avvicinata in Siria alla Russia.

Lo scenario è quello dell’eterno conflitto tra sunniti e sciiti. Una lotta infinita senza esclusione di colpi, che viene portata avanti con manifestazioni pubbbliche, forti tensioni, colpi bassi, azioni segrete, attentati e omicidi.

Nissa si era allontanato dall’Iran nel 2005. Stabilitosi in Olanda aveva proseguito la sua lotta contro il regime iraniano attraverso un gruppo che riusciva a produrre attacchi e azioni di disturbo all’interno del suo paese di origine.

L’uomo aveva avviato il progetto di aprire un canale TV per alimentare la propaganda anti-iraniana. Il capitale sarebbe stato saudita, come la logistica e la preparazione del personale.

L’assassino dell’esule, dopo aver sparato con un’arma dotata di silenziatore, si sarebbe allontanato dal luogo del delitto con un’auto ritrovata più tardi. Ahwaz ha chiesto alle autorità olandesi di fare luce al più presto sulla vicenda. Sarebbero emerse anche accuse nei confronti degli 007 dei mullah, l’intelligence iraniana.

 

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