Governo giallo-verde: primo dietrofront prima di nascere?

Governo giallo-verde: primo dietrofront prima di nascere?

Stop della Francia al NO alla Tav, troppe penali.

Si starebbe per registrare il primo cambiamento di rotta del governo giallo-verde. E arriva proprio nel giorno in cui Salvini e Di Maio avrebbero trovato la quadra per varare l’esecutivo.

Dalla Francia è giunto un altolà all’intenzione di sospendere gli impegni presi per la TAV. Da oltralpe si sostiene infatti che in caso di mancato adempimento degli accordi già presi l’Italia sarebbe costretta a versare salatissime penali. Oltre che a mettere in seria discussione l’Euro-zona.

Il Consigliere economico di Salvini, Armando Siri, avrebbe quindi frenato le velleità pentastellate di inbterrompere il progetto sullìAlta Velocità. Queste le sue dichiarazioni: “Il progetto può essere definito ma dovremo conciliare le esigenze del territorio e le aspettative dei francesi”.

Il vicepresidente della regione Auvergne-Rhône-Alpes Etienne Blanc, ha inoltre dichiarato: “Grazie alla Torino-Lione formeremmo un’area tra le più ricche al mondo, a livello della Silicon Valley”. Secondo una prima analisi abbandonare il progetto costerebbe quanto portarlo a termine.

La Lega ci avrebbe ripensato e non si esclude che la nascitura “commissione di garanzia” per redimere i dissidi tra M5S e Lega debba già riunirsi. Forse ancor prima del giuramento dell’esecutivo.

Il Governo

Sul fronte del governo invece, tutto pare marciare a gonfie vele. Sia la Lega che i 5 Stelle annunciano di aver avuto il via libera dalle basi. I primi con un censimento in rete, i secondi ai banchetti in piazza.

Anche il nome del premier potrebbe essere già stato scelto. E si tratterebbe di Giuseppe Conte, anche se i due leader restano super-abbottonati sull’identità del prossimo Presidente del Consiglio.

Infine un’ultima perplessità da parte della Lega. Il Carroccio sarebbe preoccupato circa il gradimento di Mattarella sui nomi di Savona e Massolo, i quali probabilmente saranno rispettivamente proposti per i dicasteri di Economia e Esteri. Eloquente una nota di Salvini (a cui andrebbe l’Interno): “Speriamo che nessuno ponga veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani”.

Di Maio e Salvini dovrebbero salire al Quirinale questa sera per sciogliere la riserva e presentare nome del premier e lista dei ministri al Presidente della Repubblica.

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