Milano, altro tentativo di stupro da parte di tassista abusivo

Milano, altro tentativo di stupro da parte di tassista abusivo

La vittima salvata dal clacson dell’auto

Si è verificato ancora un tentativo di stupro a Milano da parte di un tassista abusivo. La vittima è una sudamericana di 20, che all’alba di ieri mattina è uscita da una discoteca dopo aver bevuto un po’ troppo.

La giovane ha accettato il passaggio da parte di un tassista abusivo che le ha proposto di riaccompagnarla a casa.

Il fatto è avvenuto a Quarto Oggiaro, nella zona Nord del capoluogo milanese. Poco dopo le 7.00 i residenti hanno udito un insistente e intermittente suono del clacson di un auto e si sono insospettiti.

Coloro che si sono recati in strada per verificare cosa stesse accadendo, chiamati dalle urla di uomo alla finestra, hanno visto l’uomo cercare di abusare della giovane all’interno dell’auto. E questa che disperatamente e come poteva, cercava di raggiungere il clacson per dare l’allarme.

Gli intervenuti hanno sfondato i finestrini dell’auto nel tentativo di acciuffare l’uomo, che ha opposto resistenza nonostante raggiunto da alcuni pugni. Alcuni tra i residenti intervenuti erano scesi in strada muniti uno di cacciavite e un altro di una mazza.

Il falso tassista è riuscito a tenere in macchina la ragazza ed è partito. Dopo un centinaio di metri, raggiunta Via Cittadini, ha infine gettato in strada la giovane e si è dileguato.

Arrivano le Volanti, ma nei pressi c’è l’Unità tutela donne e minori della Polizia locale. Gli investigatori esperti fanno scattare immediatamente le indagini. L’uomo è stato identificato grazie alle indicazioni della ragazza e a quelle dei residenti che hanno descritto l’auto.

Si tratta di un 50 enne, anch’egli sudamericano ed in effetti tassista abusivo. Il suo fermo rientra burocraticamente nella categoria del “fermo di indiziato”.

La giovane è stata medicata presso la clinica Mangiagalli.

Si deve constatare che la frequenza degli episodi di violenza e di tentata violenza sta assumendo dimensioni preoccupanti.

 

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