Repubblica: Referendum autonomie, ritorsione di un Sindaco

Repubblica: Referendum autonomie, ritorsione di un Sindaco

“Mappare il voto per rispondere a chi chiede aiuto”

Il prestigioso sito Repubblica.it del quotidiano nazionale riporta come ritorsione un post di Dimitri Cassani, Sindaco di Casorate Sempione (VA), una cittadina di 5.700 abitanti.

Il primo cittadino, eletto in una lista di Centro-Destra con il 55% dei voti, ex UDC, ha pubblicato un post molto esplicito all’interno di un commento sull’esito del referendum: “Grazie alle ricevute si potrà mappare  chi ha effettivamente votato, così tanto per rispondere a chi, già da questa mattina, verrà a chiedere aiuto alle istituzioni!”.

Una frase che Repubblica ha pubblicato per intero e che ha scatenato proteste e una miriade di commenti.

Viene inoltre riportato che un contenuto sovrapponibile sia al centro anche di una dichiarazione della consigliera regionale bergamasca Lara Magoni. Nei giorni scorsi anch’ella avrebbe postato: “Da oggi prima di chiedermi qualsiasi tipo di supporto mostratemi la RICEVUTA di voto che vi è stata rilasciata sul Referendum”.

 Sarebbero in effetti dichiarazioni che potrebbero far pensare ad una discriminazione tutt’altro che piacevole e ci si chiede quanto corretta. E i penalizzati sarebbero coloro che con l’assenza al voto avrebbero dissentito dalle posizioni degli scriventi i messaggi.

Dimitri Cassani si difende sottolineando che si tratterebbe di una frase estrapolata da un discorso più complesso. Aggiungendo, sempre secondo Repubblica.it, che non è il solo amministratore ad aver espresso questo tipo di commento.

Le reazioni dei politici

La reazione da parte degli avversari politici è stata veemente. Tiziano Masson, consigliere di minoranza della lista civica di Centro-Sinistra in Comune, ha riferito: “Le dichiarazioni di Cassani sono il segno di una situazione grave e paradossale. Si sta tornando alle liste di proscrizione. Chiedo: ma il referendum l’hanno fatto per contarsi loro e avere il talloncino del riscontro? Se la finalità era questa, il referendum perde di senso”.

Anche il segretario provinciale Pd varesino Samuele Astuti, ha voluto dire la sua: “Frasi inaccettabili, soprattutto se pronunciate da un uomo delle istituzioni”. Mentre il deputato dem Daniele Marantelli ha detto, lapidario: “Un’uscita improvvida e imbarazzante”.

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