Ritrovato il corpo di Noemi. Il fidanzato irride alla folla

Ritrovato il corpo di Noemi. Il fidanzato irride alla folla

Noemi uccisa dal fidanzato

Il corpo senza vita della ragazza di sedici anni scomparsa dieci giorni fa a Specchia (Lecce). è stato ritrovato. Il fidanzatino di 17 anni confessa: “L’ho uccisa io”.

Si chiude in questo tragico modo la parte di cronaca nera di questa triste vicenda.

Il cadavere della giovane è stato ritrovato nel luogo indicato dal ragazzo. Era sepolto da un cumulo di pietre. Probabilmente anche da quelle che sono servite all’assassino per finirla in modo barbaro. Noemi indossava un paio di leggins neri, una maglietta dello stesso colore, ed un paio di scarpe bianche e nere. È lo stesso abbigliamento che la giovane indossava al momento della scomparsa.

Il rapporto tra i due

Si imbarcò sulla 500 del fidanzato. Quella stessa 500 che lui guidava pur non avendo l’età per la patente. Fatto di cui si vantava con gli amici.

Era un rapporto malato quello che emerge dalla ricostruzione degli inquirenti, e che legava i due giovani. Lui irascibile, incontrollato in alcuni eccessi d’ira. Lei studentessa ribelle, innamorata al punto di accettare anche di essere picchiata per gelosia. Il ragazzo era anche in cura presso il Sert per uso di droghe leggere. In un anno è stato sottoposto a tre trattamenti sanitari obbligatori. Senza contare qualche guaio con la giustizia.

Nelle indagini sarebbe coinvolto anche il padre del fidanzatino di Noemi. Gli inquirenti starebbero valutando una sua partecipazione all’occultamento del corpo.

Al momento del trasferimento in carcere, il ragazzo si è rivolto in modo irridente e spavaldo alla folla che si era assiepata di fronte al Commissariato. Linguacce, gestacci e atteggiamento di sfida, ai quali la gente ha reagito tentando di rompere i cordoni di Polizia per linciarlo.

Un segno evidente della condizione psichica del giovane. Ma anche un invito alla risposta alla domanda inquietante: “Un individuo del genere poteva essere seguito preventivamente”. Certamente un quesito che nasce dal senno di poi, ma che non cancella le perplessità.

La vicenda scrive un’altra pagina di violenza nelle pagine già ricche di questo argomento negli ultimi tempi. Stupri e femminicidii sembrano aver subito una recrudescenza. E ciò non solo nel nostro Paese, in questo periodo particolarmente esposto anche per l’afflusso turistico, ma in tutto il mondo.

Gli episodi non possono certo essere giustificati, come pericolosamente si fa a tratti, da una più attenta informazione. L’aumento pare evidente e i motivi sono molteplici e allo studio di psicologi e sociologi.

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