Il "Caso Sanremo": di Biancheri se ne parla in Italia

Il “Caso Sanremo”: di Biancheri se ne parla in Italia

Che Sanremo abbia un nome forte mediaticamente già lo si sapeva. E anche che la Città dei Fiori costituisca un “laboratorio politico” è cosa risaputa.

Nel 2004 Sanremo balzò all’onore delle cronache per la vittoria della coalizione guidata dal Sindaco Claudio Borea. Una formazione che comprendeva la cosiddetta “società civile”, un gruppo di persone appartenenti per la massima parte all’imprenditoria locale, insieme alle forze del centro-sinistra. Ovvero tutti coloro che non appartenevano all’amministrazione uscente di Centro-Destra.

L’amministrazione Borea cadde perché non riuscì a far passare la propria collocazione in ambito amministrativo e non politico.

Borea, seppur esponente di spicco della borghesia locale, fu immediatamente bollato come “Sindaco di Sinistra”, anche se molte delle sue decisioni non corrisposero a quegli specifici ideali.

L’esperienza di Borea venne ripetuta a distanza di 5 anni dopo la sua caduta. In quell’intermezzo fu Sindaco Maurizio Zoccarato di Forza Italia.

L’attuale maggioranza è capitanata da Alberto Biancheri. Già Assessore ai tempi di Borea. Anch’egli imprenditore di spicco. I compagni di viaggio di Biancheri nella campagna elettorale vincenti, erano gli stessi che seguirono Borea.

Il “Caso Sanremo” nasce dallo strappo che Biancheri starebbe operando attraverso un rimpasto di Giunta.

Starebbero per lasciare lo scranno da Assessore due finora fedeli alleati del Sindaco Daniela Cassini e Leandro Faraldi, che sarebbero sacrificati perché riconosciuti come “troppo di sinistra”.

Come nostra abitudine non entriamo nel merito, ma proponiamo una lettura diversa dall’ambito politico.

La prima scuola di pensiero

Esistono in realtà due differenti scuole di pensiero riguardo alle composizioni delle amministrazioni locali.

La prima si accoda pedissequamente alle motivazioni politiche. Secondo questa corrente la Politica deve necessariamente essere protagonista. E ciò anche se in ambito locale le decisioni che vengono prese sono per la massima parte esecutive di progetti civili. Non sono quindi ammesse alleanze o avvicinamenti da parte di persone che, anche se sono competenti in qualche materia amministrativa, hanno un credo politico diverso da quello del Sindaco.

E ciò perché chi abbraccia questa teoria ritiene impossibile un’affinità amministrativa tra forze politiche diverse.

La seconda scuola di pensiero

Chi al contrario segue la seconda scuola di pensiero, questo problema non se lo pone. Ritiene infatti che l’ambito amministrativo sia completamente diverso da quello Politico.

Una Giunta comunale, sostengono coloro che seguono la seconda corrente, non interviene in alcuna decisione Politica. Le scelte sono esclusivamente mirate ad amministrare secondo le regole dettate, queste si, dalla Politica Nazionale o Regionale.

Di conseguenza, sostengono, come un privato che chiama un elettricista bravo seppur ideologicamente non affine a sé, anche un’amministrazione deve nascere dalla collaborazione di parti diverse. Basta che siano competenti.

Come si può facilmente constatare il problema non è di facile risoluzione.

Tornando al “Caso Sanremo”, pare inequivocabile che la scelta di Biancheri risenta dell’esigenza politica di Sanremo, città tradizionalmente di Centro-Destra, di riavvicinarsi (secondo il Sindaco) alla parte politica che da sempre ha governato la Città dei Fiori.

Ma c’è un però!

Non sarebbe … Sanremo, però, se non ci fosse un ulteriore distinguo.

Dato per assodato che la decisione di Biancheri sia Politica, come hanno reagito i partiti?

Coerentemente il gruppo di Fratelli d’Italia, fedele alla sua adesione alla prima scuola di pensiero, ha rifiutato ogni eventuale mano tesa da parte di Biancheri.

La mano tesa al Sindaco è stata invece porta proprio dalla parte da cui meno lo si aspettava.

Il PD, di cui Leandro Faraldi, peraltro Vice-Sindaco, è storico esponente, pare abbia accettato la sostituzione del suo rappresentante. Probabilmente Sanremo avrà un altro esponente PD in Giunta, meno “sinistrorso” di Faraldi, ma sempre del PD.

Insomma: non c’è da stupirsi se di tanto in tanto Sanremo finisce sui giornali nazionali. E non per Festival, Milano-Sanremo o Carri Fioriti!

Perché Sanremo è Sanremo!

 

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