I vari nomi che hanno identificato la Città Santa attraverso i secoli
Gerusalemme ha cambiato diverse volte il proprio nome attraverso i suoi tanti secoli di vita. In certi casi il cambiamento ha assunto i toni di una vera provocazione, come avvenne nei tre secoli finali dell’Impero Romano. In altri si è trattato di “aggiustare” l’appellativo rendendolo più immediato, come nei primi tempi del dominio arabo.
Sta di fatto che la Città Santa è stata più volte oggetto di denominazioni differenti, ma l’attuale “Gerusalemme” è sempre risultato costante per la continuità dei riferimenti con i quali per tutti questi secoli la città è stata percepita: pur chiamandosi in modi diversi, nel comune esprimersi popolare essa è stata sempre Gerusalemme.
Vediamo però di ripercorrere le tappe dei vari nomi ufficiali con i quali questa città dal grande significato religioso e simbolico è stata chiamata.
In origine il nome era Salem che sia in arabo che in ebraico significa “pace”. Fu Re David, dopo la conquista ad aggiungere il prefisso Ir (Hier) rendendola Hierushalaim, ovvero “città della pace”. Fu con David che Gerusalemme divenne la capitale del Regno di Israele, mentre prima lo era Shiloh (o almeno era considerata tale dal punto di vista religioso).
Ancora prima, la città viene menzionata in testi egiziani del II millennio a.C., nella lettera di Amarna (1425 a.C.), con il nome di Salem. La Genesi la cita come governata dal Sacerdote Melchisedek.
Il nome di Gerusalemme rimase inalterato fino al 120/135 d.C. C’è da considerare che dal 70 d.C. circa, periodo della distruzione del Secondo Tempio, la città resto in macerie, e esistono testimonianze scritte dell’estremo degrado in cui era caduta (come ad esempio la descrizione di una volpe che usciva da dove una volta si ergeva il Sancta Sanctorum.
Nel 135 d.C. dopo aver debellato la rivolta di Bar Kokhba vi fu una decisa stretta di vite da parte romana, con la riedificazione della città a cui però venne cambiato il nome, attribuendogli quello provocatorio di Aelia Capitolina, chiaramente in omaggio al dio Sole. Dove una volta sorgeva il tempio ne fu costruito uno dedicato a Giove. Le mura della città furono ristrette rendendola più circoscritta. La parte dell’Ophel (immediatamnente sotto il tempio), fu esclusa dalle mura, come gran parte dell’originaria capitale di David.
Il nome Gerusalemme, però, continuò ad essere usato dal popolo e da chiunque facesse riferimento religioso alla città. In tutto il mondo la si indicava però come Ierosolima (Greci), Yisrael (Ebrei), al-Quds, ovvero “la Santa” (Arabi)
Nel frattempo Gerusalemme passò dal dominio romano a quello bizantino. Nel 638 d.C. si registra l’invasione degli eserciti arabi di Umar ibn al-Khattab, e la città fu indicata come Iliya (praticamente la prima parte del nome romano, eliminando “capitolina”). La parte in cui sorgeva il tempo però, assunse il nome di Madinat bayt al-Maqdis (Città del Tempio). Per facilitare il tutto gli Arabi usavano però chiamarla Urshalim (= Fondazione di Shalem, che significava Città della Pace)
Anche queste denominazioni ufficiali, comunque, non modificarono l’abitudine popolare che è persistita in tutti quei secoli, di indicarla come Yerushalayim o Urshalim, fino a riprendere pienamente e anche ufficialmente per tutti, il nome con cui oggi la conosciamo.

