La spesa: conviene essere infedeli

La spesa: conviene essere infedeli

Un’inchiesta evidenzia che cambiare supermercato fa risparmiare

Il consiglio arriva dalla rivista specializzata Altroconsumo. Cambiare supermercato nell’acquisto dei prodotti che costituiscono la spesa giornaliera, fa risparmiare.

È stato riscontrato che Auchan è la location più conveniente per quei prodotti che hanno un prezzo medio-alto, mentre Esselunga lo è per i prodotti di marca. Lidl e Eurospin i meno cari tra gli Hard-Discount.

Ma districarsi tra un prezzo e l’altro non è così semplice come sembrerebbe. E a complicare le cose interviene anche il fattore psicologico. Un campo nel quale i grandi gruppi delle distribuzione sono ferratissimi.

Se prendiamo ad esempio un pacco di pasta De Cecco, ci accorgiamo che può variare da €. 1,14 fino a €. 2,70.

I prezzi variano tra città e città. Pensare che sia una regola generale in tutti i Supermercati che portano la stessa insegna è sbagliato. Frutto delle strategie di marketing che diventano sempre più aggressive.

Il curatore dell’indagine di Altroconsumo, Marco Buffon, in una dichiarazione apparsa su Repubblica.it, ha avuto modo di sottolineare: “In questo momento c’è una vasta offerta, e molto differenziata, soprattutto nelle grandi città, tanto che il risparmio annuale potrebbe arrivare anche fino a 1000 euro, considerata una spesa media annua di un po’ più di 6.300 euro l’anno per una famiglia tipo. Le differenze di prezzo sono molto ampie, si può arrivare a spendere meno della metà per lo stesso prodotto da un punto vendita all’altro“.

Si tratta quindi di un risparmio che sfiora la percentuale del 20%. Che nell’economia di una famiglia tipo costituisce una bella boccata d’ossigeno.

E non dobbiamo neppure farci attrarre dall’origine geografica dei prodotti. Il caso emblematico è quello del vino Corvo, di provenienza siciliana, in un Auchan di Palermo è stato rilevato a €. 5,99, mentre nell’Auchan di Verona si vendeva a €. 4,39.

Come difendersi?

Non facciamo la spesa per gli stessi prodotti nello stesso supermercato. È vero: è un problema che porta via molto tempo. Confrontare i prezzi è infatti un’operazione lunga. Ma una volta che abbiamo la percezione del prezzo minimo, saremo presto anche in grado di notare gli adeguamenti e i discostamenti da quella linea.

D’altra parte dobbiamo in un certo senso rassegnarci. Il marketing non è certo nato per favorire il consumatore.

 

 

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