Siamo alle solite: salta la cancellazione del vitalizio dei parlamentari

Siamo alle solite, salta la cancellazione del vitalizio dei parlamentari

Ci dicono che l’abolizione complicherebbe le cose

Se dovessimo riassumere in una parola questa vicenda, diremmo: VERGOGNA.

Il presidente della Commissione della Camera sul Bilancio, ha commentato l’ennesima bocciatura di un privilegio per i parlamentari tentando di giustificarla come un “favore” alla gente.

Francesco Boccia, omen nomen, ha infatti dichiarato che i parlamentari sono impegnati nella semplificazione delle cose. Se si iniziasse, sostiene, a fare emandamenti “non faremmo un buon servizio al Paese”.

Questa è solo l’ultima delle vicende in cui si vede la casta compatta (che fa finta di litigare) nella difesa dei propri privilegi.

L’abolizione del vitalizio, che si somma ad una serie infinita di vantaggi economici e anche giuridici riservati ai politici, è sostenuta da tutti. Ma guarda caso non si riesce ad ottenerla. L’ultimo attacco è quello del PD che accusa praticamente Grasso di immobilismo. Il PD sostiene che sbloccare la risoluzione basterebbe un suo decreto.

La situazione oltre che vergognosa sta divenendo offensiva nei confronti dei cittadini. L’emendamento che avrebbe eliminato il vitalizio dei parlamentari (che bene inteso è cosa diversa e aggiuntiva alla pensione), era stato presentato dal PD e sostenuto dal M5S.

La gente è stanca: ecco cosa pensa

Non si viene a capo della situazione, e a nulla servono le varie proteste che giungono unanimi da tutto il Paese, ormai scollato irreversibilmente da questi “politicanti”.

Nel momento in cui ci sarebbe più bisogno di compattezza e di complicità tra classe dirigente e cittadini, si aprono fratture di ordine meschino e personale.

La Storia insegna che i regimi giungono al termine della loro corsa quando perpetrano strappi insanabili col popolo. In questo momento si fa strada sempre più tra la gente, un’avversione unanime verso la politica. Una protesta a 360° che abbraccia gente appartenente ad ogni credo politico. Unita dal ribrezzo verso prese di posizione giudicate indecenti.

Finora il dissenso si è manifestato attraverso una crescente astensione dal voto. Ma anche questa dimostrazione di sfiducia viene minimizzata dai politici. Fanno finta di nulla e si preoccupano di raccogliere la maggioranza tra i pochi che votano, per continuare a lucrare i loro privilegi.

Quanto è distante questa “politica” dall’ideale platonico di governo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*