Trump: "Se la Corea attacca non resta che distruggerla"

Trump: “Se la Corea attacca non resta che distruggerla”

Salgono i toni e si aggrava la crisi

Dopo l’azione dimostrativa dei bombardieri USA, che nei giorni scorsi hanno compiuto raid con bombe inerti sul confine coreano del Nord, arriva un’esplicita minaccia del presidente americano.

Donald Trump, nel corso della sua prima apparizione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha usato toni duri nei confronti di Kim Yong-un, da lui definito “Rocket Man in missione suicida”.

Il presidente USA ha poi ringraziato Russia e Cina per aver aderito alle sanzioni applicate nei confronti della Corea del Nord.

Il suo discorso è durato per 41 minuti e si è chiuso con la frase: “Dio vi benedica, Dio benedica le nazioni del mondo e Dio benedica gli Stati Uniti d’America”.

Trump ha confermato che la sua priorità è quella di mettere gli interessi degli USA al primo posto. Ha inoltre affermato che da quando è stato eletto la Borsa ha raggiunto livelli record e l’occupazione sta salendo.

Gli argomenti sul tappeto

Ovviamente la parte più attesa era quella inerente la crisi politico-militare. Nonostante all’ordine del giorno vi siano stati anche altri argomenti salienti quali cambiamenti climatici, terrorismo, Libia e pulizia etnica dei Rohingya.

Riguardo agli accordi di Parigi sul Clima, Trump ha ribadito che sarebbero ingiusti per gli USA.

Il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha invece pronunciato un discorso dal segno opposto. Almeno per quanto riguarda la situazione attuale.

Il diplomatico portoghese ha infatti dichiarato: “Siamo un mondo in pezzi, abbiamo bisogno di un mondo in pace”.

Guterres ha inoltre rimarcato come questa crisi in atto sia una “Minaccia nucleare mai così forte dalla Guerra fredda”.

In effetti minacce così esplicite, supportate da provocazioni militari, unite ai toni ed al carattere dei leader attualmente al potere, sono quanto meno preoccupanti.

Da molte parti arrivano gli inviti alla calma e al dialogo. Ma l’impressione è che i protagonisti possano effettuare scelte dettate dall’impulsività. E ciò metterebbe l’intero pianeta a forte rischio di sopravvivenza.

 

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